Cosa NON fare



Di seguito una lista di atteggiamenti, azioni, modi di fare, comportamenti ... che un
UN BUON ORATORE NON DOVRA' MAI METTERE IN ATTO

  1. Schiarirsi la voce in apertura e soprattutto davanti al microfono
  2. Usare suoni e non parole come “uhm”, “ehm”, “cioé”, che oltre a essere fastidiosi, trasmettono insicurezza. Godiamoci le pause: sono gratis!
  3. Parlare troppo rapidamente: il pubblico si sentirà come Willy il Coyote quando insegue lo struzzo Beep Beep
  4. Tenere le braccia incrociate: è una posizione esteticamente sgradevole poiché è sinonimo di chiusura e distacco dall’uditorio
  5. Appoggiare entrambe le mani sui fianchi alla John Wayne: viene percepito come una posizione di sfida
  6. Avere le mani in tasca troppo a lungo: è indice di menefreghismo e supponenza
  7. Ballonzolare sulle gambe, muoversi a pendolo o giocare con la penna trasmettono insicurezza e nervosismo
  8. Appoggiarsi ad un desk mentre si sta parlando: lanciate il messaggio che avete bisongo di un sostegno
  9. Leggere un testo scritto per lungo tempo
  10. Utilizzare un tono di voce monocorde
  11. Fissare lo sguardo su una sola persona
  12. Dare le spalle alla platea mentre si sta parlando o per compiere un qualsiasi altro tipo di azione
  13. Presentarsi innanzi all'uditorio senza aver raccolto informazioni sul pubblico
  14. Iniziare il proprio speech senza aver chiaro l'obiettivo (informare, divertire, persuadere... ?)
  15. Scusarsi. Di solito il principiante comincia con il pronunciare una delle seguenti frasi: "Non sono un oratore", "Non sono ben preparato sull'argomento", "Non conosco tutti i fatti". Lascia che sia il pubblico a decidere, non creare in loro aspettative e non convincere te stesso di non essere in grado di ...
  16. Essere aggressivo. Concentrati su quanto devi esporre e sui tempi da rispettare. Accogli le obiezioni come momenti costruttivi per approfondire e migliorare la tua performance. Cerca di essere sintonico ed empatico con il tuo pubblico: è davanti a te per ascoltarti. Dona loro la giusta attenzione ed il miglior trattamento.
  17. Tamburellare, masticare gomme. Tutti quei comportamenti che sono delle piccole manie come poggiare il peso del corpo ora su di un piede ora sull'altro, masticare gomme o succhiare caramelle, giocare con i bottoni della giacca o con altri oggetti, tamburellare con le dita, essere brusco nei movimenti, nascondere le mani, fare smorfie, togliersi e rimettersi gli occhiali continuamente ... sono tutti movimenti ed atteggiamenti sicuramente dannosi. Trasmettono ansia e nervosismo e distraggono il pubblico.
  18. Guardare l'orologio in modo sfacciato e palese. Se hai problemi di tempo o poni l'orologio accanto alle tue note (così da non dare nell'occhio quando lo guardi)
  19. Far circolare appunti scritti prima del discorso: se lo fai il pubblico sarà portato a leggere invece di ascoltarti.
  20. .... to be continued
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Le 12 regole per parlare in pubblico e avere un sicuro insuccesso

1) Fate capire immediatamente l'accuratezza della vostra preparazione presentandovi con in mano un voluminoso pacco di fogli. Ostentatelo in modo che tutto il pubblico lo possa notare, poi deponetelo sul piano del leggio.

2) Prima di cominciare il discorso, fate a braccio, con la testa bassa e gli occhi chiusi, una premessa di ampio respiro. Questo preambolo, costituito da un dettagliato curriculum scolastico e professionale, è utile per acquisire maggior autorevolezza. Alcuni brillanti oratori partono addirittura dalle prime esperienze avute all'asilo.

3) Dopo, aperti gli occhi, ignorando il pubblico, abbassateli sulle vostre carte, schiaritevi la gola e cominciate. Proferite la frase di apertura con un tono morbido e rilassante in modo da non costituire una nota di disturbo per chi avesse già cominciato a sonnecchiare.

4) Leggete, leggete chini sui vostri fogli senza mai alzare lo sguardo. Ricordate sempre che il pubblico quando riposa non ama essere spiato dal relatore.

5) Se in modo regolare e cadenzato vi è naturale arricchire la vostra esposizione con espressioni dei tipo: "Vale a dire, in altri termini, morale" fatelo con costante regolarità.

6) Le frasi devono essere lunghe, arzigogolate, complesse e proferite senza il minimo distacco tra una parola e l'altra.

7) Mantenete lo stesso tono, lo stesso volume e la stessa velocità d'eloquio; bruschi cambiamenti in questo senso possono infastidire e costringere qualcuno, suo malgrado, a prestarvi attenzione.

8) Se nel vostro modo di comunicare vi fosse un rituale di origine nervosa (passarsi la mano tra i capelli, toccarsi il naso, il lobo di un orecchio, tirare su col naso), non cercate di nasconderlo, ma limitatevi semplicemente a ritmarlo il più possibile.

9) Se non riuscite a stare fermi, piuttosto che deambulare con in mano i fogli e il naso incollato a essi, è più prudente non allontanarsi dal leggio e saltellare sui due piedi.

10) Nel finale, i passi più complessi del discorso è bene riassumerli con delle immagini. L'ultima chicca, vera delizia per il pubblico, è costituita da una nutrita serie di diapositive. Questo tipo di supporti visivi è il più indicato, poiché richiede l'oscuramento della sala.

11) Una volta terminato il riepilogo, per far capire chiaramente a tutto il pubblico che è giunto il momento di applaudire, urlate a voce spiegata: "Adesso luce!".

12) Con la luce accesa e un tono ancora più stentoreo, in modo da far riprendere coscienza anche ai più riottosi, sarà opportuno dichiarare: SIGNORI HO FINITO! GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

Fonte:http://www.ottantaventi.it/articoli/Espansioneaprile2002.htm