Perchè una pagina sulle Metafore?
Per essere persuasivi non basta avere degli argomenti solidi ma bisogna anche saperli disporre, ordinandoli in modo appropriato e scegliendo lo stile, di volta in volta, più consono al contesto. Per questo motivo bisognerà avere particolare cura nelle scelte lessicali, in modo che il discorso soddisfi i requisiti di chiarezza e convenienza. A questo scopo è possibile ricorrere anche al lessico poetico e alle figure retoriche, e fare uso di paragoni, similitudini e metafore.
Utilizza questa raccolta per scegliere la giusta metafora da utilzzare durante i tuoi interventi, le tue orazioni, le tue lezioni, i tuoi discorsi pubblici o visita la nostra pagina su Facebook - Metafore per Oratori -
LA BOTTE DI VINO PIENA D’ACQUANel villaggio si stava organizzando una grande festa e ognuno doveva contribuire versando una bottiglia di vino in una botte gigantesca.
Quando iniziò il banchetto, dalla botte uscì soltanto acqua.
Uno degli abitanti del villaggio aveva avuto quest’idea:
“Se verserò una bottiglia d’acqua in questa botte così enorme, nessuno se ne accorgerà”.
Ma non aveva pensato che tutti gli altri avrebbero avuto la sua stessa idea. Il desiderio di unicità è così forte in tutti noi, che a volte, nell’inseguirlo, rischiamo di uniformarci agli altri.
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L’AQUILONE
L’AQUILONEUn aquilone volava molto alto nel cielo. Un uccello in volo, incuriosito, lo raggiunse e quando vide che era legato con un filo, s’impietosì. - Poverino! - pensò - restare così legato alla terra! E, rapido, col becco spezzò il filo che lo teneva legato. Ma subito l’aquilone parve impazzire.
Sbattuto dal vento sbandava in tutte le direzioni e la carta leggera di cui era fatto si strappava in più punti.
Una sferzata di vento, infine, lo scaraventò a terra.
L’uccello, sgomento e tremante atterrò vicino a lui.
- È terribile! Cosa è successo? - esclamò - Io pensavo di liberarti!
Rispose l’aquilone ormai a pezzi:
- Succederebbe la stessa cosa anche a te se qualcuno tagliasse il filo sottile che ti tiene legato al cielo, come io ero legato alla terra. Non era un legame di schiavitù o di morte, ma di libertà e di vita!
Ogni singolo cambiamento effettuato va valutato in un ottica sistemica che lo racchiude
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Una volta un uomo vide una farfalla che lottava per uscire dal bozzolo... troppo lentamente per i suoi gusti, così iniziò a soffiare dolcemente su di essa.
Il calore del suo fiato accelerò egregiamente il processo.
Ma ciò che uscì non fu una farfalla, ma una creatura con le ali lacerate.
Se si vuole accelerare un processo che non si conosce, l’unica cosa da fare è non fare nulla e lasciare che esso segua il suo corso.
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CREAZIONE
Era risaputo che il maestro si schierava con i rivoluzionari anche a costo di dispiacere al governo. Quando un tale gli chiese perché non si gettasse attivamente lui stesso nella rivoluzione sociale, egli replicò con questo enigmatico proverbio: “Sedendo quieto senza fare nulla la primavera viene e l’erba cresce”.
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C’era una volta un famoso oratore, abituato a parlare a grandi platee, che viene invitato a tenere una conferenza in un piccolo paese…
Quando arriva nella sala predisposta per il suo intervento, con disappunto, vede che nella sala conferenze c’è un unico signore. E’ un vecchio cowboy, un po’ distratto ed un po’ assonnato. Non sa bene cosa fare. Aspetta 10 minuti, mezz’ora e, ormai stufo, dice all’unico ascoltatore: “Io sono stato invitato a tenere una conferenza ma qui non c’è nessuno… Mi dispiace per lei ma io me ne andrei…”. Il vecchio cow boy, con l’aria un po’ assonnata e con molta serenità risponde: “Io sono un vecchio cow boy e in realtà non so bene chi è lei e non so nemmeno quale è il tema di questa conferenza. Però le dico una cosa: Io sono un semplice allevatore di cavalli e se una mattina, quando entro nella stalla, vedo che dei miei trenta cavalli ventinove sono scappati e uno solo è rimasto, a questo uno io la biada gliela do lo stesso”.
Il famoso oratore capisce la sottile metafora e, colto nel vivo, comincia il suo discorso. Preso dalla foga parla, parla, parla. Si agita, si accalora e da tutto se stesso. Dopo circa due ore, sfinito, si rivolge nuovamente al vecchio cow boy e gli chiede: “Allora le è piaciuta la mia conferenza?” e il vecchio cow boy con molta serenità risponde: “Io sono un semplice allevatore di cavalli. Se una mattina entro nella stalla e vedo che dei miei trenta cavalli ventinove sono scappati, all’’unico rimasto non do’ tutta la biada destinata ai trenta…”
Sappiate sempre calibrare la vostra platea, siate un tutt'uno con chi vi sta di fronte
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METAFORE VISIVE, AUDITIVE E CINESTESICHE
VISIVE
• Prova a vedere le cose a modo mio
• Ho avuto un’illuminazione
• Devi accettare il loro punto di vista
• Suo figlio è per lei un libro aperto
• Consideralo sotto una luce diversa
• Cerca di far luce su questa faccenda
• Quell’uomo sta dando spettacolo
• Quella ragazza è il ritratto di sua madre
• Fammi il quadro della situazione• È chiaro come la luce del sole/come il giorno
• Ci sono cupe prospettive per il futuro
• Per questa volta chiuderò un occhio
• Non ci vedo molto chiaro
• Non fare le tue solite scenate
• Veditela da solo
• Potresti dare un’occhiata al mio lavoro?
• Devo ancora inquadrare il problema
• Vedi sempre tutto nero
• La tua è davvero un’idea brillante
• Senza ombra di dubbio
• Ne ho viste di tutti i colori
• Parliamone a quattr’occhi
• Nubi nere all’orizzonte!
• A prima vista/a colpo d’occhio
• Te lo leggo in fronte
• Hai davvero la vista corta
• Devi sempre metterti in mostra
• La terrò d’occhio
• Non lo vedo di buon occhio
AUDITIVE
• Siamo sulla stessa lunghezza d’onda
• Non parliamo la stessa lingua
• Devi porre l’accento sempre sui miei errori?
• È musica per le mie orecchie
• Sono volate parole grosse
• Non perdiamoci in chiacchiere• Sono tutto orecchi
• È rimasto muto come un pesce
• Modera il tono
• Il suo nome mi suona familiare
• Non fare orecchi da mercante• È rimasto senza parole
• Hai toccato il tasto sbagliato
• Mi hai rubato le parole di bocca
• Vuole sempre avere l’ultima parola
• Ti prendo in parola
• Non potresti metterci una buona parola?
• È proprio sordo come una campana
• Sai essere davvero martellante
• Che cosa ti frulla per la testa?
• Tieni la bocca chiusa!
• Acqua in bocca!
• È una notizia che farà molto rumore
• Gli ho risposto a tono/per le rime
• Apri bene le orecchie!
CINSESTESICHE
• Si sono confrontati faccia a faccia
• È una ragazza di solidi principi• Quel ragazzo è davvero pesante
• Hai ferito i suoi sentimenti
• È una situazione davvero spinosa
• Datti una mossa
• È una vera testa calda
• Hai afferrato l’idea?
• Mi ha preso per il verso sbagliato
• Un passo alla volta• Ha un gran sangue freddo
• Mi serve una mano
• Cerca di mantenere la calma/Controllati
• Non darle troppo peso
• Cerca di non scaldarti troppo
• È un uomo tutto d’un pezzo
• Non dovresti farmi pressioni
• Non sollevare problemi inutili
• È profondamente scossa
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LA STORIA DI UNA RANOCCHIA
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L'ETA' ADULTA
Il discepolo era sbalordito:
“Ma proprio tu ci hai insegnato
a guardare Dio come un padre!”.
“E quando imparerai che un padre non è qualcuno a cui appoggiarsi, ma qualcuno che ti libera dalla tendenza ad appoggiarti?”.
Quando si è adulti bisogna imparare a camminare con le proprie gambe
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Nasruddin aveva sì e no terminato il suo discorso quando un dileggiatore tra la folla gli disse: “Invece di intessere teorie spirituali, perché non ci mostri qualcosa di pratico?”. Il povero Nasruddin rimase sconcertato.
“Che razza di cose pratiche vorresti che ti mostrassi?” chiese.
Compiaciuto di aver mortificato il mullah e di aver impressionato la folla il dileggiatore disse: “Per esempio, mostraci una mela del giardino del paradiso”. Nasruddin prese immediatamente una mela e la porse all’uomo . “Ma questa mela è guasta da una parte”, disse l’uomo.
“Una mela del paradiso sarebbe sicuramente perfetta”.
“Una mela celeste sarebbe sì perfetta”, disse il mullah, “ma date le attuali difficoltà, questo è quanto di più vicino a una mela del paradiso riuscirai mai ad ottenere”.
L’umiltà è un atteggiamento fondamentale per l’apprendimento e la conoscenza
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INDOSSARE LE IDEE DEGLI ALTRI
Un filosofo che possedeva un solo paio di scarpe chiese al ciabattino di riparargliele mentre lui stava ad aspettare. “È ora di chiusura”, replicò il ciabattino, “perciò non posso sistemarvele subito. Perché non tornate a prenderle domani?" “Ho solo un paio di scarpe non posso andare in giro scalzo”.
“Se è per questo, potrei prestarvi per un giorno un paio di scarpe usate”.
“Cosa! Mettere le scarpe di un altro? Per chi mi prendi?”. “Perché siete tanto contrario a calzare le scarpe altrui, quando invece non vi turba affatto andare in giro con in testa le idee degli altri?”.
Spesso non ci accorgiamo che la nostra mente è abitata da pensieri e idee altrui
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Il bruco sentì che era giunta la grande ora.
Si cercò un bel posto sotto una foglia vellutata e iniziò a tessere tutto intorno a sè il suo bozzolo.
Mentre tesseva cantava e un verme suo conoscente, che passava da quelle parti, lo sentì.
- Ma sei pazzo? - gli disse - tra un po' il tuo mondo finirà e tu canti mentre ti costruisci la tomba?
- Ciò che tu chiami morte - gli rispose il bruco - io la chiamo farfalla! - e sparì dentro il suo morbido nido.
Nel processo di cambiamento ciò che apparentemente sembra essere una perdita è, in realtà, l’inizio emozionante di qualcosa di nuovo.
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Un taglialegna stremato dalla fatica continuava a sprecare tempo ed energia tagliando la legna con un’accetta spuntata, perché diceva di non avere il tempo per fermarsi ad affilare la lama.
Il miglioramento positivo può avvenire solo se modifichiamo vecchie metodologie ed investiamo il nostro tempo per cambiare tutti quegli strumenti inefficaci
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Cos’è cambiato?”.
“Sono cambiate le mie capacità”.
“No. Sei cambiato tu”.
Il modo in cui pensiamo determina ciò che siamo.
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